
Oggi l'opposizione (quella vera, non l'ombra) manifestera'
contro le leggi vergogna:
la cosa triste in questo Paese e' che con la decadenza che galoppa ci si debba occupare dell'impunita' di un privato.
Grullo Veltroni & C. a pensare che fosse cambiato. Dicono che esarcerbando i toni il clima di dialogo muoia: ma qui (ancora una volta)
sono messi in discussione i fondamentali costituzionali dello Stato (l'eguaglianza dei cittadini dinanzi alla legge) con l'unico scopo di proteggere l'interesse privatissimo di un solo uomo.
Condivido lo spirito dell'
articolo di D'Avanzo e la sua conclusione:
Dovremmo acconsentire tutti? Non ce lo ordinano i vangeli. In nessun Paese occidentale il capo del governo è temporaneamente immune per i reati comuni. Perché dovrebbe esserlo il nostro? Il "lodo Alfano" viola l'eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. Perché dovremmo dimenticarlo? E' incostituzionale una legge ordinaria che garantisce quell'immunità: che almeno abbia l'iter delle riforme costituzionali. Si possono chiudere gli occhi dinanzi alle obiezioni degli addetti allo studio della Costituzione? Sono già tre buone ragioni per non darla vinta a questa prepotenza.
Non c'e' da farla lunga:
il gioco e' vecchio e la posta e' alta.
Pollo chi ci casca.
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