Wednesday, August 29, 2007

Quando c'è scollamento ...


"La punizione per i buoni che si disinteressano della cosa pubblica è l'essere governati da malvagi" (Platone)

A sinistra si sono accorti che i lavavetri impongono il pizzo (più o meno miserabile) agli automobilisti fermi ai semafori (non v'è mai fine al peggio) e che ci sono organizzazioni criminali che li organizzano (in sinistrese: "sfruttano"). Che fossero organizzati era chiaro: non è necessario nemmeno scomodare Sherlock Holmes per capire che sono organizzati anche i bambini e le loro madri che sciamano la mattina dalle stazioni ferroviarie e si spargono poi per la città. Sfruttati pure loro. Ovviamente. E che poi l'equazione nomadi == criminali sia più che verificata in tutti i casi visibili della nostra quotidianità è anche assodato (poi, magari, nei loro campi, allestiti a nostre spese, sono dei santi ma questa sarebbe ben magra consolazione).
Non è questo però che mi preme rilevare, bensì cogliere l'occasione per evidenziare il fatto che mentre la gente comune (quella che vota) plaude all'iniziativa del Sindaco di Firenze (sinistrorso senza macchia) i governanti (quelli che vengono votati) invece deprecano. Basta vedere i sondaggi per avere i numeri di questa disparità (85% a favore delle norme anti-lavavetri). Mentre i cittadini presentano questioni concrete di ordine pubblico e sicurezza, gli altri parlano di solidarietà, necessità di combattere lo sfruttamento, etc etc. Ossia: scollamento completo tra la base e i vertici della comunità. Come se fossero due realtà parallele che si intrecciano solo sui media ma che vivono vite separate, con quotidianità del tutto avulse. Non per niente si tratta di un'ordinanza comunale che in una mattinata ha risolto il problema mentre il governo nazionale è quello della farsa dei fogli di via per gli irregolari: i sindaci, di qualunque orientamento, sono quelli che toccano il giorno per giorno delle persone normali (quelli delle file in tangenziale, degli scioperi dei trasporti senza poter usufruire di autoambulanze, etc etc).

E' una sensazione simile a quando, durante il governo Berlusconi, tutti ci aspettavamo riforme economiche, liberalizzazioni, colpi a destra e a manca alle corporazioni che affossano il Paese, de-burocratizzazione, Legge & Ordine ed invece ci beccammo un'improvvisa priorità sulle leggi ad personam e condoni ed indultini vari. Insomma: al di fuori del (nostro) mondo normale.

Noi sappiamo dove la mancanza di concrezza e di buon senso ci ha portato e porterà: a desiderare una soluzione radicale. E sì che bastava solo un pizzico di assennatezza. E sì che pretendevamo solo che la legge fosse uguale per tutti.

Monday, August 27, 2007

La ricerca di un'auto, Parte 1

Premessa
  1. La Fiat Bravo Sx 12v consuma. Così tanto da farmi sospettare che sia una delle cause dell'esaurimento delle scorte petrolifere planetarie (oltre che delle mie finanze). I consumi di una Alfa GT con le prestazioni della Ford Modello T.
  2. Il particolare esemplare ha quasi 10 anni e 110k Km sul groppone.
  3. Ha un'odiosa autoradio con lettore a cassette (ma dove le trovo le cassette se pure i CD sono obsoleti?!?) (E non nominatemi questi!)
  4. Il bollo è aumentato di +67 euro e spiccioli perche' e' Euro 2
  5. Tra manutenzioni ordinarie e straordinarie mi sta costando un botto (e si, il fortunato possessore sono proprio io).

Conseguenza

La devo cambiare con un modello più parsimonioso e affidabile.

Svolgimento

I requisiti della nuova auto sono (in ordine di importanza IMHO):
  1. Dimensioni ridotte
  2. Costo
  3. Motorizzazione Diesel
  4. Consumi
  5. Dotazione
  6. Look'n'feel
  7. Nuova (non usata)
  8. Tempi di consegna
Dopo una grande e affannosa ricerca sul web i modelli in gioco sono rimasti: Fiat 500, Fiat Panda, Renault Twingo. A distanza ci sono la Nissan Micra e la Ford Fiesta. Fuori gioco tutte le altre. Armato di preventivi web sono andato a verificare tra i concessionari delle case qui a Brindisi.

Fiat 500
Gran bella macchina: piccola, elegante, curata nei dettagli, piena di opzioni. Il concessionario ha solo i modelli Sport e Lounge. Niente Pop "che entra in produzione a fine Settembre". Se la voglio mi prendo una di quelle che ci sono: altrimenti tanti saluti perché le versioni custom "hanno tempi di consegna di 3-4 mesi come minimo". Quindi, o voi che perdete tempo sul sito Fiat a scegliervi ogni singolo ammenicolo con cura maniacale, che aggiungete l'ESP e quei +200 euro vi sembrano nulla, voi che vi domandate "ma il tetto elettrico lo metto??", o proprio voi!, lasciate ogni speranza e mangiatevi 'sta minestra. Sconti? Manco a parlarne: 14.500 euro sono e quelli pagate. E si che la "mia" 500 Pop MultiJet 1.3 con clima, fendinebbia, ESP, autoradio mp3 e comandi al volante veniva 14.060 euro! Ah, per l'allarme ha detto che c'è il keycode della chiave di accensione :S Onestamente dopo la fregatura (letteralmente) della fu-Lancia Y elefantino blu sono propenso ad ingaggiare la banda di un paesello del Salento piuttosto che fidarmi di uno di questi silenti ritrovati tecnologici. Ah, ovviamente IPT e allarme sonoro esclusi!

Fiat Panda
La nostra pandina. La vogliamo accessoriata no? Con autoradio mp3, ESP, motorizzazione Diesel, clima, bluetooth, etc etc ... insomma vogliamo la Panda 1.3 MJT Dynamic con tante cosette: citycar d'altura, piccola, risparmiosa e robusta ma che non sfiguri rispetto alla nuova nata della casa madre. Ebbene eccoci dinanzi alla realtà del vil dinero: 14.220 euro secondo il configuratore web! Tempi di consegna? 2-3 mesi secondo il concessionario, che aggiunge: "l'autoradio della casa costa un botto ma se ne porti una tua te la montiamo noi". Beata sincerità! In effetti, la 500 è più cool ma la panda va comunque la sua figura con quell'aria di rusticità così ... così rustica! Ma il costo ... è quello della 500! E visto che serve solo a me, che delle 5 porte non me ne faccio nulla, idem del portapacchi ... Però devo dire che mi fanno lo sconto di 500/600 euro prendendosi indietro la sanguisuga (tra poco mi chiederanno i soldi). In fatto di consumi tra 500 e panda siamo allo stesso livello (forse un pelino a favore della 500).

Renault Twingo
Questa è stata la sorpresa della giornata: 13.241,66 euro per la Twingo Dynamique 1.5 dCI 65 CV (quindi con clima e comandi al volante) con in più: autoradio mp3, vivavoce bluetooth e, udite udite, IPT inclusa!!. Fighetta la francesina ma (a parte che è francese) la plancia non mi piace proprio: troppo plasticona giocattolosa. E possono mettermi tutti i tizi con aria più "giovanistrile" possibile negli spot pubblicitari (ma alla Renault credono che i giovani siano fatti così?) ma solo il prezzo l'offerta economica la salva nella competizione (vabbè poi ci sono le caratteristiche tecniche comunque niente male e i gusti personali). E al contrario della Panda e della 500 la Twingo mi sembra così delicata ... quando mi sono seduto sembrava quasi sobbalzare: la 500 e la panda invece inflessibili al loro posto. E si che non sono (più) un peso massimo. Però se voglio l'allarme sonoro: +360 euro. Non è la mia scelta ma è possibile che lo diventi. Ah, una nota finale: sul sito Renault.it il configuratore permette di selezionare l'ESP: cosa che l'addetto ha sentenziato essere impossibile stando alla documentazione (che mi ha fatto vedere) che hanno loro. Il web serve ma solo a me per scoprire le "truffe"?

Nissan Micra
Visto che il concessionario Nissan stava accanto (ma proprio nell'altro lato del salone ed infatti "c'è una joint venture fra Renault e Nissan ... sono praticamente la stessa azienda"). Non ero molto convinto della Micra 1.5 dCi 86 CV versione Jive (oramai il modello ha una certa età e non mi sembra sia fatto per resistere alle mode come invece la Panda): 14.300 euro per le vetture in pronta consegna, comprensivo(!) di 1500 euro di sconto, comprensivo a sua volta di "ci prendiamo la Bravo" (quest'ultima dimostra il suo valore in ogni occasione). L'autoradio non è MP3: se la voglio la porto io e me la montano loro ma mi tengo comunque quella di serie come soprammobile: i comandi al volante ci sono e, se azzecco il modello di autoradio ("possiamo fare una ricerca noi"), non rimarranno nemmeno come decorazioni dello sterzo.
Tuttavia: non è trendy (de gustibus) e tra tutte è quella che consuma di più (questione di pelo nell'uovo), ha un'aria un demodè (de gustibus again), la dotazione non è up-to-date e costa quanto la 500 (ed è pure scontata). Certo è 5 porte ma ancora una volta per me non è un pregio. Addio.

And the winner is ...
Prima constatazione: se c'è un vincitore non è il mio portafoglio. Ma c'è una conclusione per la ricerca per l'"auto che piace a me, non mi distruggerà le finanze e, possibilmente, non verrà presa in prestito a tempo indeterminato da estranei"? Io voglio la 500 ma anche la panda non mi dispiacerebbe. Mi indispettisce che la Fiat la propagandi come "predisposta per Euro 5" dando quasi a bere che comprandola oggi si ha un'auto Euro 5 e non invece che Fiat farà uscire con poca fatica un nuovo modello Euro 5 quando verrà il momento ma tant'e'. Il cinquino è il cinquino. La Panda è graziosa con quel nomino così morbidoso ma la dotazione non è al livello della 500 a parità di costi. E se la voglio custom devo aspettare che la Sinistra smetta di essere un coagulo di sette faziose, che Berlusconi si levi dai piedi prima dell'intervento della Provvidenza, che Fini sia coerente in un intervallo di 10 minuti e che Bossi si assicuri che non ci siano giornalisti in giro quando le spara al bar dello sport. La Twingo è quella su cui ha messo gli occhi il portafoglio: gli occhi del cuore sono un po' turbati. Magari è solo questione di abitudine.
Quindi la decisione è ... ci devo pensare! Insomma, ci rivediamo a (fine) settembre quando magari potrò finalmente prendermi la Pop con il mio allestimento o rassegnarmi alla fighetta che è trendy ma non come piace a me. Alla faccia della personalizzazione tanto sbandierata da Montezemolo. Sono convinto che presto fonderà un partito: la stoffa ce l'ha.

Tuesday, August 21, 2007

Nel tempo libero ...

Ne approfitto per scrivere qualche nuova mentre aspetto che maven compili lo snapshot di Spring-OSGi: oggi ho lottato duramente e senza fortuna ed, un pò per ignoranza mia ma anche (sospetto) bug del framework, non sono venuto a capo del problema. (Ossia, fare Dependency Injection su una IActionDelegate, notoriamente fuori dal controllo del container).

Credo che l'unica soluzione sia ricorrere alla AOP e intercettare il costruttore della action delegate e fare injection da lì ... ovviamente sempre a patto che (1) Spring-OSGi si decida a compilare con successo (2) una volta compilato non abbia bug troppo pacchiani e (3) Spring-AOP funzioni come mi aspetto anche quando c'e' OSGi di mezzo ...

Per la view si poteva ricorrere al trucco illustrato da Martin Lippert ed impiegare la factory ma qui non se ne parla e penso che comunque, localmente al bundle, sia anche la soluzione più elegante. Alternativa sarebbe giocare con ASM per i fatti miei ma ancora non sono esperto di Classloader e dei casini connessi.

Unica cosa divertente della giornata sono stati i demo di OSGi di Peter Kriens (che non avevo mai visto: mea culpa!) e la presentazione di Spring-OSGi fatta da Adrian Colyer (incrociamo le dita per la build in corso).

Ottimo: la build ha avuto successo. Mi sa che il jdk 6.0 non è amico di Spring-OSGI quanto il jdk 5.0: sono perplesso ma sul newsgroup già erano stati segnalati problemi simili ... mah! Peccato che sia troppo stanco per continuare ... E domani devo pure andare a lavoro (mi hanno chiamato stamattina dicendomi che dovevo iniziare oggi: peccato che nessuno mi abbia informato). Se non fosse che lo sono già, questi contratti a termine mi renderebbero veramente apatico. E non sono nemmeno troppo disperato da dover accettare un lavoro di un (1!) o due (2!) mesi. Quello che non fa la dignità, lo fa la non-disperazione.

Buona notte.

Friday, August 17, 2007

Ferragosto al mare, Parte 2

Questa volta, per la serie "Nessuno mi fila ma io insisto" eccomi a raccontare la cronaca del vero giorno di Ferragosto, aka 15 Agosto.

Dopo la batosta delle ore precedenti, la sveglia si è presentata sotto forma di pentole e mestoli violentemente sbattuti da un Leonardo invidiosissimo di vedere gli altri dormire (4 ore di sonno vanno venire la bile verde a chiunque, dopotutto!). Caffellatte fornito dall'eterno Giovanni in cerca di punti-santità e poi via verso il mare. Tra Tom-tom, atlante stradale e Giovanni (che dice di essere del luogo ma ignora l'esistenza di taluni paeselli) eccoci alla spiaggia X (prego i presenti di avvalorare la 'X') spiaggia di Pescoluse (Li Scianari) dove avevamo appuntamento nientepopodimeno che con Silvia, Luca, Emmegi e, udite udite, la sua amica Francesca. Silvia l'abbiamo scoperta subito (a volte il Fato si dimentica della sfiga) mentre l'accoppiata Emmeggieffe (oggi sono pigro) avevano ovviamente parcheggiato da un'altra parte (le dimenticanze del Fato durano poco). Dopo l'appello è iniziato l'assalto alla spiaggia>: armati di ombrelloni alla maniera di lance, asciugamani come scudi e cappellini come elmi ci siamo lanciati all'assalto del posto al sole stile Forlorn Hope. Ardimento sprecato visto che abbiamo subito trovato un varco tra i bagnanti ostili e ne abbiamo preso possesso in nome di noi stessi senza incontrare resistenze (il Fato oggi deve essere un po' distratto).

Sistemazione rituale di ombrelloni ed asciugamani e poi tutti in mare, senza dimenticare il supplizio delle pietre e pietruzze imboscate sul fondo tra la battigia e 5-10m di mare. Intorno alle 0re 1130 è iniziata la lotta con la palla in acqua: le prodezze atletiche dei presenti si sprecavano mentre i bagnanti circostanti osannavano ogni gesto con grida di acclamazioni. Verso le 1300 la fame esigeva il suo tributo e, dopo aver lungamente richiamato i recalcitranti, tutti via verso il ristorante.
Tra le varie tipologie di pizza, linguette (che alcuni ingordi hanno preso insieme alla pizza) patatine, acqua, vino e coca cola il tempo è volato ed i soldi del conto pure: 107,50 euro per 8 persone. Dopo tutti al mare: da bravi piccini, abbiamo tutti seguiti i consigli della mamma ed evitato di lanciarci di nuovo in acqua (io ho aspettato sin quasi le 1800 quindi merito il premio di Miglior Piccino della Giornata). Di conseguenza tutti a rosolare sotto al sole (tranne il sottoscritto che ha aspettato un'ora prima di cimentarsi (limitatamente protetto, ahimè!) alla prova del fuoco (solare). La schiena già bruciava dopo l'epica prestazione atletica della mattina, quindi ho preso il sole di petto. Dopo un'ora ero cotto e mi sono lanciato in mare, cercando inutilmente di placare i bollenti spiriti.

Silvia e Luca abbandonavano il campo con largo anticipo mentre l'emmegieffe se ne andava al nostro stesso orario ma per destinazione distinta. Tutti gli altri alla casa-di-mare-di-Giovanni, quindi, per le docce rigeneranti e desalinizzanti di rito. Meno rituale è stato l'alluvionamento del bagno ma a quanto pare Giovanni usa quel bagno per fare le prove dell'esame di Camminata sulle Acque. Via poi tutti verso ... casa? Ancora una volta no! Verso Torre Paduli (che in realtà è Ruffano) per la solita festa paesana. Bolgia infernale e ressa di persone: traffico pedonale intasato ... stavamo quasi per rinunciare quando il sottoscritto, con equipaggiamento mimetico, ha scoperto un irto sentiero per la campagna che ha permesso di aggirare la folla. E pensare che avevamo già chiamato gli emmegieffe per comunicare la nostra ritirata!

Raggiunte le donzelle (che ignoravano la presenza di ovvi riferimenti geografici come coordinate d'incontro), eccoci di nuovo a ... magnà il panino con la salsiccia e sorseggiare bevande, gentilmente forniti dai soliti ambulanti-affetta-porco. Il tempo di scambiare quattro chiacchiere (contate) e poi di nuovo via (alcuni fra noi dovevano lavorare il giorno dopo).

Rientro a casa in un orario imprecisato dopo mezzanotte. E, al contrario di chi doveva lavorare, ho ronfato sino alle 1300 ;) Mi sono divertito un sacco, notato che la bolgia infernale in queste località d'estate è la stessa che in Sardegna l'anno scorso: per uno-due giorni si può fare ma, per i 10-15 giorni di fila di una vacanza, non sarebbe proprio cosa!! Lo stress da vacanza lo voglio evitare.

Thursday, August 16, 2007

Ferragosto al mare, Parte 1

Violando qualsiasi abitudine passata, ho trascorso il ferragosto nel Salento ospite del mio amico Giovanni (futuro martire). Sole, mare e ... feste paesane! Sembra infatti che ci sia una gara in quelle zone tra i vari paesi per organizzare sagre e fiere di vario tipo (non bastando i Santi ora gli eventi si organizzano anche per prodotti eno-gastronomici e culturali). Quindi bando alle ciance ...

14 agosto (pomeriggio)
Siamo andati a mare intorno alle 1800. Nessun bagno da parte mia. Nessuna scottatura. Solo bambini fastidiosi.

14 agosto (sera)
Avevamo in programma: falò sulla spiaggia (a quanto pare illegale), pizza eccelsa (ipotesi meno probabile) e serata Zelig-Pizzica a Cannole. A parte il fatto che ignoravo esistesse un posto dal nome simile (per non dire di tutti gli altri), non era possibile pero' resistere all'attrattiva di alcuni dei migliori comici di Zelig tra cui Leonardo Manera (che svolgeva il ruolo di Bisio in quest'occasione) e Paolo Micone. Quindi: tutti a Cannole (ma con salsiccia, panini e legna da ardere nel bagagliaio, non si sa mai ...).

Come in tutti questi eventi l'arrivo nel borgo è anticipato da una fila enorme dovuta ai soliti semafori sulle strade statali ed alla quantità' spropositate di auto di indigeni e turisti che migrano da una festa ad un'altra. Inevitabile è la Ricerca del Parcheggio e la presenza dei Vigili Jedi che cercano di indirizzare i malcapitati verso le aree di sosta usando i loro Force Staff.

Risolto il problema automobile-dove-la-metto, eccoci seguire la corrente di affamati (ufficialmente l'evento e' Festa della Municeddha, che dalla regia dicono essere una specie di lumaca). Non so voi, ma le lumache mi fanno un pò schifo per cui ho diretto il mio interesse verso le patatine fritte (rigorosamente finite quando è arrivato il mio turno), panino e salsiccia (divorato in pochi secondi) e coca cola (Missing In Action nella stesso tempo). Nel frattempo i comici si esibivano sul palco ma, purtroppo, la lotta per il cibo mi ha distolto da gran parte dello spettacolo. Tuttavia ho scoperto le Pittule (basso salento: da quelli del Nord conosciute come Pettole) : veramente deliziose, soprattuto perché nella loro versione più semplice e scevra di schifezzine intriganti.
Finito le Zelig-event sono partiti i Pizzicagnoli (ok, non so come si chiamassero: erano un gruppo folk che ha suonato vari brani di Pizzica). Si tratta di ritmi antichi e molto coinvolgenti. Normalmente sono piuttosto scettico ma l'opera di recupero di tradizioni musicali antiche, per quanto rielaborate, riscuote tutta la mia simpatia e mi permette quindi anche di lasciarmi andare un po' :) L'unica nota stonata era l'Omino Dreher che avrebbe dovuto essere l'obbiettivo primario per un eventuale cecchino appostato sul campanile della chiesa. Ma non potrà sfuggire per sempre!

Dopo l'ennesimo bis siamo scappati ... a casa? Ovviamente no! A Otranto, dove abbiamo girovagato tra i graziosi vicoletti del porto e i carrozzoni ambulanti della perpetua festa paesana. Le mandorle caramellate ed il sorbetto al limone acquistato in un locale-di-cui-non-ricordo-il-nome-ma-solo-la-cameriera mi hanno garantito la sopravvivenza sino al rientro alla base. Ultima ora registrata prima di svenire sul letto: 0545 zulu :O

Il resto in un prossimo post ...

Tuesday, August 14, 2007

Ma quelle colonne sonore in quei trailer ...

Per la serie non avevo niente di meglio da fare, segnalo due colonne sonore che vanno molto in voga di questi tempi per i trailers:
  • Gothic power di Christopher Field (che potete ascoltare ad esempio nel trailer de La Compagnia dell'Anello)
  • Requiem for a Tower, un remix di un tema del film Requiem for a Dream (esempio)
Ovviamente entrambe si trovano condivise sul mulo :) Passo e chiudo.

Monday, August 13, 2007

Stardust: un film per l'Estate in Autunno

L'estate è la stagione in cui escono film di evasione: il pubblico non vuole impegni ma solo pensare ad altro, magari emotivamente coinvolgente. Perchè non dunque coniugare una storia d'amore, una tipica caratterizzazione fantasy e un cast ben assemblato tra cui l'indimenticata Michelle Pfeiffer e Robert De Niro? Tanto per non contraddirmi, se in America è uscito in Estate, Stardust da noi uscirà in Autunno: poveri innamorati spiantati, un regno "al di là", principi buoni e cattivi, streghe & C.: come resistere a quello che (per noi italiani) sarà un film autunnale ma veramente molto intrigante?
Io l'appuntamento me lo segno sperando di rispettarlo :)