Monday, March 17, 2008

Pillole /2

Manco a dirlo, dopo la certificazione americana sul rispetto dei diritti umani, i colonizzatori Cinesi stanno massacrando i Tibetani (che ogni tanto si ricordano che forse essere docili non paga). I Tibetani mi stanno simpatici, i Cinesi no ma sono ammirevoli nel portare avanti la conquista paziente e "a bassa intensita'" di un popolo indipendente e mi stanno sulle palle gli Occidentali (Vaticano incluso) che finche' hanno sconti sulle merci chiudono un paio d'occhi sui diritti umani per i quali hanno crocifisso i Serbi.

Wednesday, March 12, 2008

Pillole /1

Leggo oggi che gli USA hanno depennato la People Republic of China dalla lista dei paese che
compiono le maggiori violazioni dei diritti umani. Come non credere alla sincerita' degli istitutori di Guantanamo?

Friday, March 7, 2008

Fuori dalle balle

Incredibile: Mastella e' fuori. Per ora. Ma che soddisfazione: ci siamo liberati di un omuncolo diventato simbolo delle peggiori qualita' del nostro popolo. Questa legge elettorale anti-democratica ed incostituzionale ha prodotto qualche buon risultato: evidentemente Clem Clem non era a conoscenza del detto "fatto il tradimento, il traditore non serve piu'". E ringraziamo anche Silvio e la sua mania per i sondaggi:

Grazie Silvio ! Hai fottuto il Paese "ma anche" Mastella.

Friday, February 29, 2008

Elezioni & cittadinanza

Diciamocelo.

La democrazia e' forma e metodo di governo e null'altro. Il liberalismo invece e' una ideologia vera e propria con propri principi e valori. Il liberismo invece e' una ideologia economica basata sul mercato, ossia una visione ottimistica del caos.

Sino a quando si vive in un contesto sociale con una base morale e etica condivisa funziona: la dmocrazia offre pari opportunita' nell'accesso alle cariche pubbliche, il liberalismo garantisce che la mia liberta' non urti la tua ed il liberismo garantisce che tutto abbia il giusto costo.

Nella pratica della nostra societa' contemporanea questo non e' vero. La base etica e morale e' tutt'altro che condivisa (il cosiddetto Programma, anche in versione lite, non ne e' che un surrogato adatto all'epoca della TV), il liberalismo e' solo una facciata buonista che nasconde la sopportazione "sino a quando non ti si vede" e il liberismo e' al piu' una chimera (piu' concorrenza, prezzi inferiori, servizi migliori) o semplicemente una speculazione (monopoli privati).

Piano piano, nell'arco di 16 anni (dai tempi di Mani Pulite), dal referendum che aboli' la legge elettorale proporzionale sostituendola con un'uninominale a turno unico dove finalmente si poteva guardare in faccia il candidato siamo passati ad una legge proporzionale a liste bloccate. Vediamo se indovinate a quando si riferiscono queste frasi:
[...] disponibile ad accogliere nella sua lista elettorale gli uomini propensi a una "attiva e disinteressata collaborazione". In particolare egli disse: "sono invitati a entrare in una grande lista elettorale tutti quegli uomini del popolarismo, del liberalismo e delle frazioni della democrazia sociale, disposti a collaborare con una maggioranza [...]
Veltroni? Berlusconi? No, Mussolini ai tempi della Lista Nazionale.

Grillo dice che la legge elettorale e' incostituzionale. Concordo e ritengo lo stesso riguardo alla differenza tra Camera e Senato. Non e' accettabile che due persone nomino i rappresentanti del popolo. Berlusconi, Bossi, Casini e Fini hanno votato questa legge di cui sono complici. Veltroni et Al. si e' adattato. Nominassero anche i Migliori d'Italia, la cosa non e' democratica (il governo dei saggi non e' previsto e sicuramente i due candidati a guidare il governo non sono i saggi migliori che abbiamo) ed e' anti-costituzionale (lede la sovranita' popolare e le prerogative del Capo dello Stato).

Ora come ora, dobbiamo stringere i denti e fidare negli Uomini della Provvidenza. Ricordino quest'ultimi, pero', che questo genere di persone da noi non ha mai terminato quietamente i suoi giorni. Non importa il colore o ... il programma.

Wednesday, February 27, 2008

Michael Clayton

Michael Clayton non e' un avvocato, ne un poliziotto: lavora per uno Studio legale americano, di quelli che difendono cause miliardarie per conto di aziende sporche ed il cui obbiettivo e' fare quattrini senza scrupoli morali. Laureato in legge non fa il patronicinatore mi si occupa di trovare soluzioni per i clienti dello studio, cercando di persuadere e/o blandire eventuali fattori umani che potrebbero dare fastidio agli scopi dello Studio. Costantemente indebitato non e' un tipo di eroe senza macchia, anzi sembra che la amoralita' sia proprio alla base del suo mestiere.

Succede allora che uno dei soci dello Studio si faccia prendere dagli scrupoli morali durante la difesa di un'azienda produttrice di diserbanti & C. estremamente cancerogeni: i coltivatori hanno fatto causa alla societa' produttrice per 3 miliardi di dollari. Il socio pero' ha deciso che nella vita c'e' piu' che la difesa di criminali per soldi e decide di fare finalmente la cosa giusta. Clayton viene inviato per farlo rientrare nei binari ma oramai la vocazione e' completa. Nel frattempo, la rampante neo-dirigente dello studio, ansiosa di affermarsi in un modo complentamente maschile, non puo' permettere che questo accada, rovinando la sua carriera ed incarica a due sgherri che lavorano per conto dello studio di mettere a tacere l'uccellino. Sembra che tutto si chiuda quando Clayton scopre il piano del suo ex-amico in una tipografia che stava per diffondere il rapporto interno dell'azienda incriminata che ammetteva ogni responsabilita'. Perseguire il suo tornaconto economico o finalmente concludere la missione del suo amico: questo il dubbio e la decisione che gli si parano davanti, con resa dei conti in un finale ben confezionato, dal ritmo serrato e ben condotto.

Davvero un bel legal thriller, sceneggiato con cura, senza tempi morti e ben recitato da George Clooney al quale la parte del protagonista in lotta tra principi e pratica si presta molto bene. E punto o nessuna violenza: durante tutto il film un solo cadavere, per di piu' ucciso in maniera incruenta, ed una sola esplosione di auto (ma normale: non di tipo "Morte Nera distrutta dai ribelli").

Saturday, February 16, 2008

L'ultima legione

[Versione breve] Prendete la trilogia de Il Signore degli Anelli (di Peter Jackson, non di J.R.R. Tolkien!), tritatela e concentratela in 1h e 45 minuti ambientandola nel basso Impero Romano d'Occidente, oramai decadente e invaso dai barbari usciti fuori da qualche albo di Asterix e con Ben Kingsley al posto di Gandalf.

[Versione lunga] Sapevate che Cesare era Cesare per virtù di una spada potentissima forgiata appositamente per lui e per i suoi discendenti? E che Tiberio prima di morire la nascose per impedire che venisse male usata, in attesa del ritorno di Cesare (i film hanno sempre un tempismo eccezionale: patetici sono coloro che vivono nel periodo di tempo ambientato tra un film e l'altro!)? Io, ovviamente, no ma dopotutto la storia la fanno i media, quindi niente critiche.

L'Impero è scosso dalle invasioni e Odoacre, generale-re dei Goti, si presenta da Oreste, l'attuale Cesare (Augusto in realtà) d'Occidente e reclama un terzo dell'Italia per i suoi servigi. Oreste rifiuta ma ovviamente non finisce lì.

Nel frattempo Romolo Augusto passa il tempo sotto la guida del saggio e misterioso filosofo Ben Gandalf-Ambrosinus, originario della Britannia, finchè non viene incoronato Cesare. Nemmeno il tempo di assegnargli la scorta che Odoacre torna alla carica e fa polpette di Oreste e consorte (oltre che di buona parte degli abitanti del palazzo) e rapisce il giovane Cesare. Grazie all'intervento di Ambrosinus-Gandalf il Bianco (yep!), sia il vecchio che il giovane vengono deportati in una prigione inaccessibile, nel palazzo di Tiberio a Capri (nonostante tutta la logica consigliasse di eliminarli subito e all'istante).

Fortunamente per loro, il capitano Aurelianus è all'inseguimento con i suoi legionari superstiti della strage nel palazzo coadiuvati dall'immancabile donna/guerriero/esperto di arti marziali esotiche/gran gnocca dagli occhi dolci che l'ambasciatore di Costantinopoli gli ha assegnato (per gli Americani deve trovarsi in India visto il look mediorientale di tutti i Romani d'Oriente).

Manco Odoacre l'avesse fatto apposta, a Capri c'è proprio questa spada fantastica che Romolino trova: dopo l'immancabile fuga costellata di strage dei barbari da fumetto (con tanto di pellicce d'orso in piena estate ed elmi cornuti e che sanno leggere senza esitazioni il latino aulico di 400 anni prima del periodo in cui la storia sarebbe ambientata!), i nostri scappano verso oriente. L'Imperatore d'Oriente, però, ha cambiato idea e preferisce essere amico di Odoacre e fare invece le scarpe al Piccolo Cesare(TM). Ciononostante, i nostri sfuggono a nemici e traditori (o meglio: li eliminano senza troppi problemi) e decidono di andare in Britannia, dove li aspetta nientepopodimeno che la IX Legione (del Drago).

Essendo un film, in pochi secondi attraversano l'Italia, le Alpi, arrivano in Gaul (pronunciato "Gol", come se non fosse "Gallia": lapsus dei traduttori?) e ... "la Britannia è dopo quelle montagne: a fine giornata saremo sul mare". Quali siano queste montagne non si sa visto che sul versante francese del Canale della Manica è tutto pianeggiante per qualche centinaio di Km:


View Larger Map

Facciamo finta di niente e arriviamo in Britannia, ma non a Dover bensì sul Vallo di Adriano (abbiamo attraversato tutta l'isola invasa senza alcun problema manco fosse il giardino di una villetta nonostante ci avessero detto che tutto andava a rotoli e la guerra imperversava).
Lì, la IX legione, stanca di essere stata abbandonata a se stessa, si era "ammogliata" e sistemata nella zona, conducendo una tranquilla vita agreste ed evitando di dare fastidio al malvagio Vargrim. Costui, rigorosamente vestito di nero e con il volto coperto di una maschera d'oro, non vedeva l'ora di mettere le mani addosso ad Ambrosinus-Gandalf il bianco e in men che non si dica scatena l'attacco al Fosso di Helm, cioè al vallo romano dove Aurelianus e pochi volenterosi avevano stabilito la loro difesa.
Le scene della battaglia, come tutto il film, sono così simili a quello di Jackson che sembra di assistere ad una ripetizione con differenti costumi! Cito soltanto:
  • quando gli arcieri difensori iniziano il lancio sembra di assistere proprio all'inizio della battaglia del Trombatorrione!
  • i due legionari che combattono al di fuori delle mura mentre gli Uruk-Hai..., cioè gli uomini di Vargrim assaltano le mura quasi ignorandoli sino a quando non freccia il valoroso che difendeva il compagno caduto ... proprio come Boromir difendeva Merry e Pipino;
  • il combattimento a suon di bastoni tra Gandalf e Saruman-Sauron-Vargrim, in una guest appearance;
  • l'arrivo sul campo della legione di Erkebrand ..., del generale ammogliato della IX Legione Felix;
  • il Piccolo Cesare fa la parte di Frodo portatore dell'Anello;
  • la Spada di Cesare fa la parte sia di Anduril che dell'Anello (ma di allineamento neutrale, direi ...).
  • La statua colossale ad inizio film fa il verso a quelle dell'Argonath.

Inevitabile vittoria dei buoni, matrimonio tra Aurelianus e la gnocca, Romolo che prende il nome celtico di Pendragon e diventerà poi il padre di Re Artù. Ah, e Ambrosinus che finalmente rivela il suo vero nome: Gand..., ehm ... Merlino! E la spada che si chiama Escalibur: ma questo sono sicuro che l'avevate già capito ;)

Peccato: i costumi erano belli ma:

  • se volete un fantasy guardate il film di Jackson;
  • se volete un film storico non lo guardate.

Dimenticavo: sebbene il Cristianesimo sia una realta' da alcuni secoli per il periodo storico, tuttavia non se ne accenna affatto manco di sfuggita o in qualche costume o rito. Evidentemente in tempi di globalizzazione non è politically correct citarlo.

Friday, February 15, 2008

Shaolin Development

No, nessun nuovo framework o altra diavoleria IT. Avete mai sviluppato un'applicazione .NET per PDA non banale? Ossia una cosa di 30+ progetti e che fa uso di SQL CE 3.0?

Ma avete visto i tempi impossibili per buildare? Ma la compilazione incrementale o un semplice controllo sul timestamp no? Per lanciare l'applicazione servono non meno di 3-4 minuti. E il debug ridicolmente lento per ispezionare le variabili (3-5 secondi per singola variabile + altrettanto per ogni espansione della tree view)? Tempi analoghi per lo step-through!

Moltiplicate questi tempi per ogni volta che dovete modificare qualcosa (qualunque cosa: dal rifare una classe ad aggiungere un'assegnazione) e vi renderete conto che andare avanti richiede una quantita' di pazienza (o rassegnazione) non indifferente.

Altro che cascata d'acqua gelida! Se volete sfidare il vostro Io e puntare al raggiungimento di uno stato superiore alla realta' fisica, allora Galileo PDA e' la sfida che fa per voi.

Microsoft Shaolin Development.