Saturday, February 16, 2008

L'ultima legione

[Versione breve] Prendete la trilogia de Il Signore degli Anelli (di Peter Jackson, non di J.R.R. Tolkien!), tritatela e concentratela in 1h e 45 minuti ambientandola nel basso Impero Romano d'Occidente, oramai decadente e invaso dai barbari usciti fuori da qualche albo di Asterix e con Ben Kingsley al posto di Gandalf.

[Versione lunga] Sapevate che Cesare era Cesare per virtù di una spada potentissima forgiata appositamente per lui e per i suoi discendenti? E che Tiberio prima di morire la nascose per impedire che venisse male usata, in attesa del ritorno di Cesare (i film hanno sempre un tempismo eccezionale: patetici sono coloro che vivono nel periodo di tempo ambientato tra un film e l'altro!)? Io, ovviamente, no ma dopotutto la storia la fanno i media, quindi niente critiche.

L'Impero è scosso dalle invasioni e Odoacre, generale-re dei Goti, si presenta da Oreste, l'attuale Cesare (Augusto in realtà) d'Occidente e reclama un terzo dell'Italia per i suoi servigi. Oreste rifiuta ma ovviamente non finisce lì.

Nel frattempo Romolo Augusto passa il tempo sotto la guida del saggio e misterioso filosofo Ben Gandalf-Ambrosinus, originario della Britannia, finchè non viene incoronato Cesare. Nemmeno il tempo di assegnargli la scorta che Odoacre torna alla carica e fa polpette di Oreste e consorte (oltre che di buona parte degli abitanti del palazzo) e rapisce il giovane Cesare. Grazie all'intervento di Ambrosinus-Gandalf il Bianco (yep!), sia il vecchio che il giovane vengono deportati in una prigione inaccessibile, nel palazzo di Tiberio a Capri (nonostante tutta la logica consigliasse di eliminarli subito e all'istante).

Fortunamente per loro, il capitano Aurelianus è all'inseguimento con i suoi legionari superstiti della strage nel palazzo coadiuvati dall'immancabile donna/guerriero/esperto di arti marziali esotiche/gran gnocca dagli occhi dolci che l'ambasciatore di Costantinopoli gli ha assegnato (per gli Americani deve trovarsi in India visto il look mediorientale di tutti i Romani d'Oriente).

Manco Odoacre l'avesse fatto apposta, a Capri c'è proprio questa spada fantastica che Romolino trova: dopo l'immancabile fuga costellata di strage dei barbari da fumetto (con tanto di pellicce d'orso in piena estate ed elmi cornuti e che sanno leggere senza esitazioni il latino aulico di 400 anni prima del periodo in cui la storia sarebbe ambientata!), i nostri scappano verso oriente. L'Imperatore d'Oriente, però, ha cambiato idea e preferisce essere amico di Odoacre e fare invece le scarpe al Piccolo Cesare(TM). Ciononostante, i nostri sfuggono a nemici e traditori (o meglio: li eliminano senza troppi problemi) e decidono di andare in Britannia, dove li aspetta nientepopodimeno che la IX Legione (del Drago).

Essendo un film, in pochi secondi attraversano l'Italia, le Alpi, arrivano in Gaul (pronunciato "Gol", come se non fosse "Gallia": lapsus dei traduttori?) e ... "la Britannia è dopo quelle montagne: a fine giornata saremo sul mare". Quali siano queste montagne non si sa visto che sul versante francese del Canale della Manica è tutto pianeggiante per qualche centinaio di Km:


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Facciamo finta di niente e arriviamo in Britannia, ma non a Dover bensì sul Vallo di Adriano (abbiamo attraversato tutta l'isola invasa senza alcun problema manco fosse il giardino di una villetta nonostante ci avessero detto che tutto andava a rotoli e la guerra imperversava).
Lì, la IX legione, stanca di essere stata abbandonata a se stessa, si era "ammogliata" e sistemata nella zona, conducendo una tranquilla vita agreste ed evitando di dare fastidio al malvagio Vargrim. Costui, rigorosamente vestito di nero e con il volto coperto di una maschera d'oro, non vedeva l'ora di mettere le mani addosso ad Ambrosinus-Gandalf il bianco e in men che non si dica scatena l'attacco al Fosso di Helm, cioè al vallo romano dove Aurelianus e pochi volenterosi avevano stabilito la loro difesa.
Le scene della battaglia, come tutto il film, sono così simili a quello di Jackson che sembra di assistere ad una ripetizione con differenti costumi! Cito soltanto:
  • quando gli arcieri difensori iniziano il lancio sembra di assistere proprio all'inizio della battaglia del Trombatorrione!
  • i due legionari che combattono al di fuori delle mura mentre gli Uruk-Hai..., cioè gli uomini di Vargrim assaltano le mura quasi ignorandoli sino a quando non freccia il valoroso che difendeva il compagno caduto ... proprio come Boromir difendeva Merry e Pipino;
  • il combattimento a suon di bastoni tra Gandalf e Saruman-Sauron-Vargrim, in una guest appearance;
  • l'arrivo sul campo della legione di Erkebrand ..., del generale ammogliato della IX Legione Felix;
  • il Piccolo Cesare fa la parte di Frodo portatore dell'Anello;
  • la Spada di Cesare fa la parte sia di Anduril che dell'Anello (ma di allineamento neutrale, direi ...).
  • La statua colossale ad inizio film fa il verso a quelle dell'Argonath.

Inevitabile vittoria dei buoni, matrimonio tra Aurelianus e la gnocca, Romolo che prende il nome celtico di Pendragon e diventerà poi il padre di Re Artù. Ah, e Ambrosinus che finalmente rivela il suo vero nome: Gand..., ehm ... Merlino! E la spada che si chiama Escalibur: ma questo sono sicuro che l'avevate già capito ;)

Peccato: i costumi erano belli ma:

  • se volete un fantasy guardate il film di Jackson;
  • se volete un film storico non lo guardate.

Dimenticavo: sebbene il Cristianesimo sia una realta' da alcuni secoli per il periodo storico, tuttavia non se ne accenna affatto manco di sfuggita o in qualche costume o rito. Evidentemente in tempi di globalizzazione non è politically correct citarlo.

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