
Ovviamente la democrazia di per sè non implica meritocrazia quanto, piuttosto, rappresentatività: permettere a gruppi di persone di presentare le proprie istanze in una comunità più vasta. Inutile dirsi che la scarsa trasparenza delle istuzioni trasforma spesso questa mediazione di istanze in più spesso un mercato, quando non addirittura in un mercato incocludente: sono 15 anni che dibattiamo delle stesse riforme (ovviamente "necessarie") ma che sembrano sfuggire in continuazione.
Ovviamente dobbiamo fingere che queste elezioni siano costituzionali vista "la buona legge elettorale" dello psiconano ma sicuramente in Parlamento "la feccia che risale il pozzo" non ci andrà con il mio voto!
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