Thursday, August 16, 2007

Ferragosto al mare, Parte 1

Violando qualsiasi abitudine passata, ho trascorso il ferragosto nel Salento ospite del mio amico Giovanni (futuro martire). Sole, mare e ... feste paesane! Sembra infatti che ci sia una gara in quelle zone tra i vari paesi per organizzare sagre e fiere di vario tipo (non bastando i Santi ora gli eventi si organizzano anche per prodotti eno-gastronomici e culturali). Quindi bando alle ciance ...

14 agosto (pomeriggio)
Siamo andati a mare intorno alle 1800. Nessun bagno da parte mia. Nessuna scottatura. Solo bambini fastidiosi.

14 agosto (sera)
Avevamo in programma: falò sulla spiaggia (a quanto pare illegale), pizza eccelsa (ipotesi meno probabile) e serata Zelig-Pizzica a Cannole. A parte il fatto che ignoravo esistesse un posto dal nome simile (per non dire di tutti gli altri), non era possibile pero' resistere all'attrattiva di alcuni dei migliori comici di Zelig tra cui Leonardo Manera (che svolgeva il ruolo di Bisio in quest'occasione) e Paolo Micone. Quindi: tutti a Cannole (ma con salsiccia, panini e legna da ardere nel bagagliaio, non si sa mai ...).

Come in tutti questi eventi l'arrivo nel borgo è anticipato da una fila enorme dovuta ai soliti semafori sulle strade statali ed alla quantità' spropositate di auto di indigeni e turisti che migrano da una festa ad un'altra. Inevitabile è la Ricerca del Parcheggio e la presenza dei Vigili Jedi che cercano di indirizzare i malcapitati verso le aree di sosta usando i loro Force Staff.

Risolto il problema automobile-dove-la-metto, eccoci seguire la corrente di affamati (ufficialmente l'evento e' Festa della Municeddha, che dalla regia dicono essere una specie di lumaca). Non so voi, ma le lumache mi fanno un pò schifo per cui ho diretto il mio interesse verso le patatine fritte (rigorosamente finite quando è arrivato il mio turno), panino e salsiccia (divorato in pochi secondi) e coca cola (Missing In Action nella stesso tempo). Nel frattempo i comici si esibivano sul palco ma, purtroppo, la lotta per il cibo mi ha distolto da gran parte dello spettacolo. Tuttavia ho scoperto le Pittule (basso salento: da quelli del Nord conosciute come Pettole) : veramente deliziose, soprattuto perché nella loro versione più semplice e scevra di schifezzine intriganti.
Finito le Zelig-event sono partiti i Pizzicagnoli (ok, non so come si chiamassero: erano un gruppo folk che ha suonato vari brani di Pizzica). Si tratta di ritmi antichi e molto coinvolgenti. Normalmente sono piuttosto scettico ma l'opera di recupero di tradizioni musicali antiche, per quanto rielaborate, riscuote tutta la mia simpatia e mi permette quindi anche di lasciarmi andare un po' :) L'unica nota stonata era l'Omino Dreher che avrebbe dovuto essere l'obbiettivo primario per un eventuale cecchino appostato sul campanile della chiesa. Ma non potrà sfuggire per sempre!

Dopo l'ennesimo bis siamo scappati ... a casa? Ovviamente no! A Otranto, dove abbiamo girovagato tra i graziosi vicoletti del porto e i carrozzoni ambulanti della perpetua festa paesana. Le mandorle caramellate ed il sorbetto al limone acquistato in un locale-di-cui-non-ricordo-il-nome-ma-solo-la-cameriera mi hanno garantito la sopravvivenza sino al rientro alla base. Ultima ora registrata prima di svenire sul letto: 0545 zulu :O

Il resto in un prossimo post ...

2 comments:

Giovanni said...

Mario, mi fa piacere che ti sei divertito. Vedo che hai anche descritto nei minimi dettagli tutte le avventure disavventure occorse. Certo, la camminata sulle acque te la potevi risparmiare... La spiaggia incognita è Pescoluse, marina di Salve.

Mario Scalas said...

Visto che se il primo a lasciare un commento, un bel +1 al tuo cammino di beatificazione non te lo leva nessuno. Continua così!