Saturday, October 4, 2008

Liberisti ieri, Keynesiani oggi

Visto che sono impegnato nell'affannosa ricerca di un nuovo lavoro che non includa servitu' della gleba nel contratto probabilmente questo blog ricevera' pochi aggiornamenti per un po' ... Nel frattempo però possiamo dilettarci con la miracolosa metamorfosi degli imprenditori da liberisti sfegatati a keynesiani para-statalisti impenitenti. La ricetta della Marcegaglia è la solita: opere pubbliche commissionate dallo Stato, ossia dai contribuenti ed, in definitiva, visto che di soldi non ce ne sono, con il debito pubblico.

L'unica costante è sempre e soltanto la solita: i profitti a loro, le perdite a tutti gli altri. E non si tratta di essere para-comunisti: si tratta di rispettare le regole piu' elementari della convivenza civile, che valgono sempre e per tutti. 

Ma oramai abbiamo un presidente del consiglio il cui successo segna un esempio nella direzione opposta. Ne "La Repubblica" di Platone (Libro I) tale Trasimaco afferma che la giustizia è semplicemente quello che conviene al piu' forte: una perfetta ingiustizia. Esattamente il nostro caso. E che non si parli di emergenza che tutto giustifica: il casino in cui siamo stati infilati è proprio figlio di tali comportamenti infami. Vi rivolgereste voi al vostro truffatore per aiuto?

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