Monday, December 22, 2008

Dai giochi alla realtà

Vabbè, questo post è proprio ludico (in tutti i sensi) anche se l'argomento non è proprio da trattare con leggerezza. Tuttavia, ... avete notato che il viceministro Croato della difesa somiglia a qualcuno?

A parte lo sguardo arcigno che vi spezza in due senza toccarvi, non vi sembra un personaggio da videogioco o manga? Vi sembra di averlo già visto da qualche parte ma non ricordate dove? Provate a guardare la seguente immagine:

Ebbene si, direttamente da Gears of War, è lui: Marcus Fenix.

Thursday, December 18, 2008

Il resto della responsabilità

Esiste un amministratore che non è responsabile per i propri assessori? E: anche se non è legalmente costretto, non dovrebbe un amministratore, espressione della politica, sentire il dovere di assumersi la responsabilità per persone che esso ha scelto o accettato liberamente? Insomma: la Iervolino non se la può cavare dicendo che lei personalmente ha le mani pulite. Il punto è che lei ha scelto per la sua giunta le persone sbagliate.

Mettiamo da parte che oramai c'è una confusione tra imprenditoria e politica per cui lo Stato (o le amministrazioni) intervengono sulle aziende (vedi ex-Alitalia) e aziende invece svolgono compiti tipici di enti statali (la riscossione dei tributi o la manutenzione delle pubbliche strade).
Mettiamo da parte il fatto che nessuno dei contemporanei ha interesse a fare chiarezza perchè nel torbido le responsabilità sono di tutti e quindi di nessuno.
Mettiamo da parte che la questione morale per un partito che ha tra i padri Bassolino e Iervolino non è una priorità.
Mettiamo da parte che le mele marce non vengono rimosse ma anzi promosse per un seggio all'Europarlamento.
Mettiamo da parte che il PD in Abruzzo voleva candidare il sindaco di Pescara agli arresti per tangenti.
Mettiamo da parte che il braccio destro di D'Alema passava i pizzini ad un esponente della maggioranza (teoricamente suo avversario) messo in difficoltà da un suo alleato in diretta TV.
Mettiamo da parte che Veltroni ha ormai esaurito la sua spinta ed è completamente in balia dei flutti (ossia, non sa che pesci pigliare).
Mettiamo da parte la questione morale.
Mettiamo da parte il fatto che il PD non si è opposto alle leggi vergona come il DDL Alfano.
Mettiamo da parte che tende a volere dialogare sulla Giustizia per una riforma condivisa che garantisca l'impunità di ricchi e potenti.
Mettiamo da parte che chi esige che la Legge sia uguale per tutti è un giustizialista forcaiolo e quindi un'alleanza con lui è fuori discussione.
Mettiamo da parte il fatto che è meglio dialogare con il Piduista & C. che ha tagliato la scuola pubblica per dare alla scuola privata.

Insomma messo da parte tutto questo, che cosa rimane?

Tuesday, December 16, 2008

Facciamo il punto



E così anche l'Abruzzo è caduto in mano a Silvio. La sconfitta del Centrosinistra è causa di Del Turco che ha preso le tangenti (o che, nel caso migliore, si è circandato di una cricca di tangentari)? Ovviamente no: è colpa del giustizialista Di Pietro che ricorda ostinatamente che Silvio Berlusconi è uno che etica e morale non sa cosa siano, ostacolando il Sacro Dialogo. Parola di Massimo D'Alema, il capo di Latorre (PD), quello che dava i pizzini a Bocchino (PDL) quando questo era messo alle strette da Donadi (IdV).

Ed indovinate un po': Del Turco che vuole farsi eleggere nelle liste del PDL perchè nessuno nel PD lo ha difeso. E nessuno che lo bolli come infame. Hai voglia a parlare di questione morale se questi pensano che la difesa gli sia dovuta per partito preso e che minaccino di passare dall'altra parte, dove evidentemente certe particolarità sono titolo preferenziale nel CV (oltre al servilismo senza vergogna e alla mancanza di senso critico e di idee proprie, ovviamente).

Ancora una volta uno stravolgimento delle verità: un po' come Silvio che si dice essere perseguitato dai Magistrati politicizzati mentre invece egli è sceso in campo per salvarsi dal dover rendere conto dei suoi crimini.

Detto questo: cambierà qualcosa? Veltroni rinsavirà mai? Io non credo proprio: per le Europee di primavera si prepara un nuovo mazzatone a meno di eventi Provvidenziali (nel "senso divino "del termine). Il PD è nato male, condotto peggio e si sta semplicemente squagliando. Il motivo? Non ha identità: banalizzando, il catto-comunismo è stato un equivoco tipicamente Italiano: reinventarlo all'americana da parte di ex-comunisti in un contesto europeo (dove le famiglie sono o popolari o socialiste con pochi cespugli) è semplicemente un'invenzione che richiederebbe un gruppo dirigente unito, granitico e con le idee chiare su quale società si prefigge di raggiungere. Non certo una banda di naufraghi orfani non dico delle ideologie, ma proprio delle idee.

Troppo per chi (soprav)vive alla giornata e pensa che Silvio rappresenti un esempio da imitare piuttosto che un'esempio sbagliato da ostacolare senza sconti. Ecco perchè voto IdV.

Monday, November 17, 2008

La progenie di Mastella

Per la serie a volte ritornano e il padre degli furbastri ha seminato bene, ecco l'ultimo frutto del redivivo Mastella.
Grande Walterloo! Quante altre disfatte prima di farti rimpiazzare da D'Alema bicamerale?

Ragazzi: la politica italiana oramai può sostituire a pieno titolo le barzellette sui carabinieri!

Monday, November 10, 2008

Victory of The West

Che storicamente la Battaglia di Lepanto (o meglio delle Isole Curzolari, visto che Lepanto si trova a 50 miglia nautiche dal luogo dello scontro) sia stato un evento epocale c'e' poco da discutere. Ma come si sia creata la Lega Santa, quale ruolo i compromessi, paure e rivalita' abbiano giocato nella costruzione di un'alleanza di Stati rivali e spesso in guerra tra loro, i vanti e le spinte personali dei singoli Capitani e cosa sia successo dopo quel fatidico 7 Ottobre 1571, lo racconta splendidamente Niccolo' Capponi in La Vittoria dell'Occidente

Mentre Famagosta resiste disperatamente sotto la guida di Marcantonio Bragadin, le trattative per la formazione dell'Alleanza vanno a rilento perche' i Veneziani intendono soccorrere Cipro mentre gli Spagnoli vorrebbero prendere Algeri  e Tunisi, basi dei corsari Barbareschi. La stessa definizione della suddivisione delle spese e' oggetto di aspre discussioni: Venezia, che sta sopportando i costi maggiori della guerra con i turchi, non vuole sborsare piu' della meta', il Re di Spagna, eternamente in bancarotta, non intende muoversi se il Papa non gli dara' i quattrini, visto anche il suo impegno nei Paesi Bassi contro i protestanti ribelli. I Francesi sono alleati dei turchi e la loro minaccia pesa sull'impegno spagnolo. Il tempo passa e Famagosta cade dopo eroica lotta.

La flotta turca nei pressi di Cipro e' ora libera di schierarsi nell'Egeo: i Veneziani temono che sia un preludio per l'invasione di Creta o un attacco diretto alla laguna. Gli Spagnoli ed il Papato credono in una prossima invasione del territorio Italiano, come gia' nel tentativo, poi abortito, a Otranto, quasi un secolo prima. La paura che la Serenissima possa fare la Pace con i turchi attraversa i circoli diplomatici europei. Pio V minaccia di scomunica se non si dovesse arrivare ad un accordo ed alla fine questo arriva. Le flotte iniziano a radunarsi a Messina per decidere il piano d'azione: comandante designato Don Giovanni d'Austria, fratellastro di Filippo II.  Le istruzioni del Re sono prudenti: non arrischiare la flotta ma l'ardimentoso Capitano generale la pensa diversamente. 

La flotta si muove a Corfu' dove riceve ulteriori rinforzi veneziani, comprese le armi segrete: le galeazze, che si riveleranno decisive. I Turchi escono da Lepanto e si schierano: le loro spie dicono che i cristiani sono divisi ed inferiori. I prigionieri presi dai Cristiani suggeriscono lo stesso. Entrambi gli schieramenti sono sicuri di avere davanti un avversario inferiore e cercano la battaglia.

Il massacro che ne consegue sembrera' strategicamente inconcludente nell'immediato in quanto l'Impero Ottomano ricostituira' rapidamente la sua flotta e diventera' piu' forte di prima. Venezia esausta accettera' pace che ratifica la fine di Cipro.  E quindi? Innanzitutto, dopo secoli di vittorie l'avanzata Ottomana fu finalmente fermata. Secondo, la dimostrazione della superiorita' delle artiglierie navali sulle vecchie tattiche di abbordaggio e corpo a corpo (come sara' dimostrato defintivamente nella sorte dell'Invicibile Armata). E Terzo che l'Impero Ottomano non e' piu' econmicamente in grado di mantenere sia un grande esercito che una grande flotta e scegliera' la superioriorita' terrestre: l'incapacita' di riformare la macchina statale sara' una palla al piede non secondaria nei secoli a venire. 

Se quindi la vittoria sembrera' effimera e le potenze occidentali non si dimostreranno in grado di sfruttare il successo su basi strategiche, simbolicamente Lepanto segna il cambio della marea: da qui a due secoli, l'Impero Ottomano diventera' un oggetto esotico mentre l'Occidente si avviera' alla sua dominazione globale

Tutto questo fino ad oggi ...

Thursday, November 6, 2008

Tutti sono amici di Obama


Barack Obama ha vinto le elezioni e sara' il prossimo presidente degli Stati Uniti d'America. Cosa potra' fare lo scopriremo. 

Quello che mi ha impressionato e' la storia dell'Uomo che veramente rappresenta un esempio di meritocrazia e self-made man: Obama non ha solo carisma ma e' la dimostrazione che un regime meritocratico, con un sistema costituzionale solido, il ricambio radicale non solo e' possibile ma e' auspicabile. Certo e' stato aiutato dalla crisi contingente ma, senza scomodare Machiavelli, non posso che riconoscere che in tutte le imprese la meta' e' fortuna.

Pero', stiamo con i piedi per terra perche', se e' vero che gli USA hanno eletto Barack Obama, negli ultimi due mandati hanno eletto Bush. La democrazia  richiede cittadini responsabili e, quindi, informati: la partecipazione impressionante per la storia elettorale americana ha mobilitato strati sociali prima esclusi o auto-esclusi. Obama afferma che le lobby, non avendolo finanziato, non avranno potere sul suo Governo: non possiamo che sperare che, dopo anni di pupazzi manovrati da potentati, ora ci sia un uomo in grado di indicare ad un Paese la strada da seguire.

Per quanto riguarda noi Italiani, non posso che condividere quello che scrive Beppe.

Friday, October 31, 2008

Lavoro straniero e PIL

Che il PIL non crescesse ce ne eravamo accorti tutti. Ieri ad Annozero, il prof. Tito Boeri lo ha ribadito: il PIL non non e' cresciuto negli ultimi 10 anni. Ma i posti di lavoro sono aumentati. Com'e' possibile? La risposta e' semplice: sono tutti precari (4,5 milioni di lavoratori precari ad oggi). 

O per dirla alla Beppe Grillo: il lavoro non c'e' e semplicemente si e' diviso quello che c'era tra piu' persone attraverso la selva di contratti-truffa.

Tuttavia, ho letto anche che i lavoratori stranieri producono il 9% del PIL (4 milioni e passa quelli regolari o regolarizzati) . Vabbe' che lo dice la Caritas, ma se il PIL non cresce e ciononostante la quota prodotta dal lavoro straniero aumenta, mi sa che e' una conferma del fatto che tolgano lavoro agli Italiani. Sarebbe interessante sapere in quali settori dell'economia siano maggiormente attivi ma tant'e'.

O devo supporre che il 9% del PIL sia rappresentantivo della solita solfa riguardo "i lavori che gli italiani non vogliono piu' fare"?