Vediamo di fare il punto sul mio giro di colloqui sino ad ora ... in generale per gli informatici o contratti a progetto (quindi precarieta') o a tempo indeterminato di tipo metalmeccanico.
Al di la' della equivalenza logica (per gli imprenditori):
informatica : industria = informatico : metalmeccanico
(che e' un fatto riconosciuto) mi sono stati rivelati anche alcune altre informazioni interessanti, che posso riferire senza violare nulla di confindenziale:
- per Confindustria i singoli lavoratori italiani costano tra i 160 e i 230 euro al giorno (includendo stipendio, assicurazioni varie, fondi pensione, tasse, logistica di supporto come l'amministrazione & C.), mediamente 185 euro.
- ingegneri indiani super-skillati costano invece 60 euro (quindi meno di un terzo di uno italiano).
Quindi per le aziende che producono software ha senso dare in appalto la realizzazione agli Indiani secondo specifiche di analisi prodotte dagli Italiani. I primi hanno fatto di questa fabbrica informatica un vero business: addirittura si prendono in carico la traduzione dei contratti scritti in lingua italiana e, secondo accordi standard, in caso di controversi fa fede il contratto in italiano. Credo che questo dia il senso dell'India come fabbrica dell'IT rispetto alla Cina come fabbrica di hardware.
In soldoni diventa possibile per le imprese italiane, operare ricarichi impensabili normalmente (nell'ordine del 40%) pur rimanendo estremamente competitivi sul mercato. Inutile dire che nel breve e medio termine questo diventa una specie di miracolo: loro si sgarzettano il bagno di sangue che ogni implementazione comporta e le imprese si intascano guadagni impensabili prima.
Ovviamente, tenere in collegamento questi due mondi distanti (culturalmente, geograficament, temporalmente e e tecnologicamente) e' un problema non da poco: non deve sorprendere quindi che i processi software distribuiti siano uno degli ambiti di ricerca piu' hot del momento.
Ovviamente, nel lungo termine questo significa per l'azienda la perdita di capacita' di produzioni proprie. Quindi? Suicidio? No, trasformazione in fornitore di servizi: ospitare nella propria server farm applicazioni (scritte dagli indiani) per le quali far pagare canoni (di affitto, utilizzo, hosting, ...) ai clienti. Ossia, terziarizzazione dell'industria del software (che gia' non e' che sia chissa' concreto).
1 comment:
Oh, questa storiella mi pare di averla sentita già!
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