Monday, September 1, 2008

Il Pirata ed il cacciatore

Ad agosto la Georgia ha invaso le piccole repubblichette secessioniste di Abkazia e Ossezia del Sud contando di farla finita prima che la Russia, grande sponsor del divide et impera nel Caucaso e autoproclamatasi difensore dei due statarelli, potesse intervenire. I Russi che non aspettavano altro ed hanno contrattaccato e quasi preso Tbilisi prima che le pressioni internazionali li costringessero a non infliggere il colpo finale al regime filo-americano del presidente Saakashvili (ma qualche alleato meno instabile no?). Il braccio di ferro e' continuato quando, ritardando il piu' possibile il ripiegamento delle loro truppe vittoriose, i Russi hanno deciso unilateralmente di riconoscere l'indipendenza dei due stati secessionisti. A parti invertite, quello che accadde con Kosovo. Tutto per il petrolio ovviamente. Gli Stati Uniti hanno mostrato i muscoli ma l'Unione Europea ha assunto una posizione conciliante: condanna di Mosca ma nessuna sanzione.

Come ha detto il ministro Russo: "l'Europa pensi ai suoi interessi". Che sono l'avere una fornitura costante di materie prime visto che l'inverno si avvicina e la politica di Mosca diventa estremamente convincente in questi momenti. Silvio e' conciliante e frattini si cala le braghe, cercando di far finta che il carisma del premier possa fungere da mediatore tra UE ed il suo amicone Putin, cacciatore della giungla (a quando Silvio che salva i bagnati da uno squalo con le sole mani nude?).

Sulla quarta sponda del mediterraneo, un blitz del nostro premier ha fatto si che, a spese dei contribuenti italiani, un'altra vittoria fosse sua garantendo
  • un impegno a fermare la partenza dei migranti (nome politicamente corretto per gli "invasori in mutande"), probabilmente rendendo la Libia un enorme CPT a cielo aperto.
  • piu' forniture di petrolio e gas "di ottima qualita'".
Il tutto al modico costo di 5 miliardi di dollari in 20 anni, principalmente in opere pubbliche da appaltare ai vari Ligresti & C. che in Italia hanno solo intoppi a causa delle troppe bocche partitiche da sfamare. Quello che avanzera' se lo spartira' il clan di Gheddafi, il pirata neo-barbaresco del XXI secolo. Almeno un po' si sorride.

Riassumendo: la Russia ricatta l'occidente sul petrolio. La Libia ricatta l'Italia con petrolio e ondate umane. L'Unione Europea si piega a 90 gradi rispetto alla Russia perche' ha le mani legate. E l'Italia si piega a 90 gradi per prenderla da Gheddafi e da Putin, amici di Silvio.

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