Che storicamente la Battaglia di Lepanto (o meglio delle Isole Curzolari, visto che Lepanto si trova a 50 miglia nautiche dal luogo dello scontro) sia stato un evento epocale c'e' poco da discutere. Ma come si sia creata la Lega Santa, quale ruolo i compromessi, paure e rivalita' abbiano giocato nella costruzione di un'alleanza di Stati rivali e spesso in guerra tra loro, i vanti e le spinte personali dei singoli Capitani e cosa sia successo dopo quel fatidico 7 Ottobre 1571, lo racconta splendidamente Niccolo' Capponi in La Vittoria dell'Occidente.
Mentre Famagosta resiste disperatamente sotto la guida di Marcantonio Bragadin, le trattative per la formazione dell'Alleanza vanno a rilento perche' i Veneziani intendono soccorrere Cipro mentre gli Spagnoli vorrebbero prendere Algeri e Tunisi, basi dei corsari Barbareschi. La stessa definizione della suddivisione delle spese e' oggetto di aspre discussioni: Venezia, che sta sopportando i costi maggiori della guerra con i turchi, non vuole sborsare piu' della meta', il Re di Spagna, eternamente in bancarotta, non intende muoversi se il Papa non gli dara' i quattrini, visto anche il suo impegno nei Paesi Bassi contro i protestanti ribelli. I Francesi sono alleati dei turchi e la loro minaccia pesa sull'impegno spagnolo. Il tempo passa e Famagosta cade dopo eroica lotta.
La flotta turca nei pressi di Cipro e' ora libera di schierarsi nell'Egeo: i Veneziani temono che sia un preludio per l'invasione di Creta o un attacco diretto alla laguna. Gli Spagnoli ed il Papato credono in una prossima invasione del territorio Italiano, come gia' nel tentativo, poi abortito, a Otranto, quasi un secolo prima. La paura che la Serenissima possa fare la Pace con i turchi attraversa i circoli diplomatici europei. Pio V minaccia di scomunica se non si dovesse arrivare ad un accordo ed alla fine questo arriva. Le flotte iniziano a radunarsi a Messina per decidere il piano d'azione: comandante designato Don Giovanni d'Austria, fratellastro di Filippo II. Le istruzioni del Re sono prudenti: non arrischiare la flotta ma l'ardimentoso Capitano generale la pensa diversamente.
La flotta si muove a Corfu' dove riceve ulteriori rinforzi veneziani, comprese le armi segrete: le galeazze, che si riveleranno decisive. I Turchi escono da Lepanto e si schierano: le loro spie dicono che i cristiani sono divisi ed inferiori. I prigionieri presi dai Cristiani suggeriscono lo stesso. Entrambi gli schieramenti sono sicuri di avere davanti un avversario inferiore e cercano la battaglia.
Il massacro che ne consegue sembrera' strategicamente inconcludente nell'immediato in quanto l'Impero Ottomano ricostituira' rapidamente la sua flotta e diventera' piu' forte di prima. Venezia esausta accettera' pace che ratifica la fine di Cipro. E quindi? Innanzitutto, dopo secoli di vittorie l'avanzata Ottomana fu finalmente fermata. Secondo, la dimostrazione della superiorita' delle artiglierie navali sulle vecchie tattiche di abbordaggio e corpo a corpo (come sara' dimostrato defintivamente nella sorte dell'Invicibile Armata). E Terzo che l'Impero Ottomano non e' piu' econmicamente in grado di mantenere sia un grande esercito che una grande flotta e scegliera' la superioriorita' terrestre: l'incapacita' di riformare la macchina statale sara' una palla al piede non secondaria nei secoli a venire.
Se quindi la vittoria sembrera' effimera e le potenze occidentali non si dimostreranno in grado di sfruttare il successo su basi strategiche, simbolicamente Lepanto segna il cambio della marea: da qui a due secoli, l'Impero Ottomano diventera' un oggetto esotico mentre l'Occidente si avviera' alla sua dominazione globale.
Tutto questo fino ad oggi ...
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